La guida al prestito per acquistare un’auto
L’acquisto dell’auto con un prestito è una delle pratiche più diffuse nel nostro paese, sia che l’auto sia nuova o a chilometro zero, sia che si scelga di acquistarla usata.
Vediamo qui di chiarire alcuni aspetti importanti di un prestito auto.
Indice
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Cos’è un prestito auto
Quali sono le caratteristiche distintive di un prestito per acquistare un’auto e da chi può essere concesso? -
Differenza tra auto nuova e usata
Quali sono i criteri che definiscono un prestito per un’auto nuova e in cosa si differenzia da un prestito per un’auto usata? -
Quali garanzie sono richieste
È necessario presentare specifiche garanzie per ottenere un prestito auto? In quali casi? -
Il contratto
Quali sono gli elementi necessari che definiscono un contratto di prestito auto. -
I criteri per valutare un prestito auto
Come si valuta la richiesta di un prestito auto e quando si decide di concedere il finanziamento. -
Cosa comporta il ritardo del pagamento della rata
Quali rischi comporta saltare o ritardare il rimborso di una rata. -
L’estinzione anticipata del contratto
Come procedere se si desidera estinguere anticipatamente il contratto di prestito. -
Come si valuta la convenienza di un prestito auto
Perché un prestito può essere considerato più conveniente di un altro e quali sono i criteri per valutarlo. -
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Cos’è un prestito auto
Il prestito auto è a tutti gli effetti un prestito personale, offerto a condizioni particolari dagli istituti di credito o finanziari per l’acquisto di un autoveicolo, di una moto, di un camper o di un’imbarcazione.
Quando si acquista un’auto con un finanziamento, le possibilità per il consumatore sono due. La prima è rivolgersi direttamente al venditore per finanziare l’acquisto, l’altra è richiedere il prestito in prima persona e quindi affrontare la spesa.
Nel primo caso si tratterà di un prestito finalizzato, erogato dall'istituto finanziario al rivenditore sulla base di una convenzione, in base alla quale il più delle volte il rivenditore ottiene una provvigione per l'attività di procacciamento svolta. L’acquirente procederà poi al rimborso della somma versata con un normale piano di ammortamento.
Nel secondo caso si tratterà di un prestito personale, che il consumatore richiederà per suo conto e gestirà secondo contratto. Questo consentirà di spostare la trattativa dell’acquisto solo sull’auto e permetterà all’acquirente di avere maggiore potere di contrattazione.
Differenza tra auto nuova e usata
C’è una sostanziale differenza tra richiedere un finanziamento per un’auto nuova e richiederlo invece per acquistare un’auto usata. L’acquisto di un veicolo usato è infatti considerato di norma più rischioso, perché statisticamente con una probabilità più alta di insolvenza.
Ecco perché le condizioni praticate dagli istituti finanziari per un finanziamento di auto usata sono di norma più restrittive, sia in termini di durata del prestito, che di età massima consentita alla fine del periodo di ammortamento.
Quali garanzie sono richieste
Non esiste una regola riguardo alle garanzie richieste dall’istituto finanziatore, che varieranno in base al profilo del richiedente e all’ammontare del prestito. Il prestito auto è un normale prestito personale che di norma non necessita di alcuna garanzia reale sui beni (diritto di pegno o ipoteca), ma a discrezione dell’istituto può essere richiesta la cambializzazione delle rate in grado di garantire una parte oppure l’intero finanziamento.
La garanzia opzionale molto diffusa è invece la presenza sul contratto della firma di un coobligato o di un fideiussore, che garantisca il buon esito dell’operazione: una pratica molto utilizzata quando il richiedente ha un impiego solo recente oppure quando l’importo del finanziamento è elevato.
Il contratto
Quando si sottoscrive un contratto di finanziamento è buona regola leggere sempre con molta attenzione il suo contenuto, visto che è questo il documento che contiene le condizioni del prestito. La legge stabilisce che un contratto di prestito auto debba contenere almeno i seguenti elementi:
- il tipo, l’ammontare e la durata del finanziamento;
- il tasso di interesse applicato;
- numero e importi delle rate, oltre alla scadenza;
- il tasso annuo effettivo globale (TAEG) e i maggiori oneri in caso di mora;
- le condizioni che consentono eventualmente di modificare il TAEG;
- gli oneri esclusi dal TAEG;
- le eventuali garanzie richieste;
- le eventuali coperture assicurative.
Ii criteri per valutare la richiesta di prestito
La concessione di un prestito auto è subordinata alla presenza di precisi requisiti che riguardano essenzialmente tre aree di competenza:
- il rischio per l’istituto finanziatore;
- il reddito del richiedente;
- l’affidabilità creditizia.
La prima area attiene alla politica di rischio applicata dalla banca, basata sul cosiddetto credit scoring, una serie di dati statistici che misurano il livello di rischio e consentono all’istituto di mantenere le insolvenze al di sotto di una soglia stabilita.
Il livello di reddito del richiedente è determinante per definire l’ammontare della rata, che non deve mai superare una percentuale, stabilita generalmente come il 30% dello stipendio mensile.
L’affidabilità creditizia ha un ruolo centrale quando si richiede un prestito auto e in generale un prestito personale, tanto che le banche e gli istituti finanziatori effettuano controlli direttamente presso la Centrale Rischi. È infatti necessario che il richiedente non sia annoverato tra i cattivi pagatori, non abbia un cattivo passato creditizio, precedenti di insoluti, ritardi o mancati pagamenti, perché in questo caso il prestito gli sarà negato.
In questi casi si potrà in alternativa optare per la cessione del quinto, la soluzione che richiede sempre che si disponga di una busta paga, ma sarà sufficiente avere la garanzia del datore di lavoro o dell’ente pensionistico che corrispondono direttamente la rata.
Cosa comporta il ritardo del pagamento della rata
Così come avviene per le altre finalità di prestito personale, il ritardato o mancato pagamento di una rata autorizza l’istituto finanziatore alla risoluzione del contatto. Le conseguenze ulteriori per il titolare del prestito sono:
- la maggiorazione degli interessi e l’applicazione di una mora;
- la segnalazione agli enti di tutela del credito, che comprometterà l’affidabilità creditizia con il rischio di vedersi in futuro rifiutare la concessione di qualsiasi altro prestito.
L’estinzione anticipata del contratto
Secondo quanto afferma la normativa sui prestiti, la legge ammette sempre l’estinzione anticipata di un finanziamento, sottoponendola a una penale che andrà sommata al capitale, che tuttavia non può essere superiore all’1% della somma chiesta in prestito.
La struttura dei prestiti utilizzata in Italia, secondo un piano di rimborso alla francese, renderà molto più conveniente l’estinzione del finanziamento durante il primo periodo, quando è prevista la restituzione della parte di interessi.
Servirà darne comunicazione all’istituto finanziario tramite raccomandata a/r, all’interno della quale si dovrà richiedere il conteggio estintivo, il documento contenete il calcolo delle spese da sostenere per poter estinguere completamente il debito in corso.
Da parte dell’istituto di credito ci sarà invece l’obbligo di comunicare alle varie banche dati creditizie e data provider bancari l’estinzione anticipata del finanziamento, così da “liberare” la posizione del cliente qualora avesse intenzione in futuro di richiedere un nuovo prestito.
I consigli di 24 Ore Prestiti Online
Se le condizioni del prestito ottenuto per finanziare l’acquisto dell’auto non sono convenienti, puoi sempre valutare l’estinzione anticipata. Richiesta nel primo periodo, specialmente su finanziamenti di lunga durata, ti consentirà di risparmiare su interessi maggiorati.
Puoi fare una verifica facendo un preventivo gratuito con 24 Ore Prestiti Online, che quotidianamente offre una selezione dei migliori prestiti auto del mercato, come emersi dal confronto delle offerte dei principali istituti finanziari.
Come si valuta la convenienza di un prestito auto
L’onerosità di un finanziamento deve essere sempre valutata nel suo complesso, prescindendo dalla singola rata o dal Tasso di interesse. Quello che ne determina il valore reale è il TAEG, Tasso annuo effettivo globale, che a parità di condizioni, stabilisce il costo globale del prestito, tenuto conto delle spese e di ogni onere aggiuntivo. Ecco la differenza tra i due tassi fondamentali che definiscono un prestito:
Il Tan è il Tasso annuo nominale, applicato dagli istituti al capitale finanziato. Espresso in percentuale e su base annua, viene utilizzato per calcolare la quota interesse che il debitore dovrà corrispondere al creditore e che, sommata alla quota capitale, definirà la rata di rimborso. Nel calcolo del Tan non rientrano gli oneri accessori.
Il Taeg è il Tasso Annuo Effettivo Globale e la misura del costo effettivo del finanziamento, perché comprensivo degli oneri accessori come le spese di istruttoria, di apertura pratica, di incasso delle rate e le spese assicurative obbligatorie, tutte a carico del cliente.
Se vuoi confrontare due prestiti, è necessario farlo a parità di condizioni: a parità di importo finanziato, il Taeg si riduce all’aumentare della durata del prestito. A parità di durata, il TAEG si riduce all’aumentare dell’importo del prestito.
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