Finalità prestiti personali

Il prestito personale rientra in una forma di credito definita come credito al consumo: si tratta di finanziamenti erogati agli individui non per sostenere investimenti (come per esempio l’acquisto di un immobile), ma per agevolare la spesa corrente delle famiglie (come per esempio la rateizzazione di una spesa dentistica). La sua caratteristica principale è che il denaro viene concesso in una unica somma messa a disposizione del finanziato senza che questo debba specificare le ragioni o le finalità con cui impiegherà il denaro.

Il vantaggio principale, infatti, è che trattandosi di un prestito non finalizzato lo si può richiedere senza dover giustificare l’utilizzo che si farà del finanziamento ottenuto: la sua erogazione non è dunque subordinata all’acquisto di un bene o di un servizio specifico, e la banca ne dà disponibilità direttamente al cliente che ne fa richiesta, senza l’intermediazione di un venditore convenzionato.

Nonostante il prestito personale sia indipendente dalla finalità, molte banche domandano al potenziale debitore la finalità per cui si richiede il prestito: si tratta di un’informazione spesso usata per fini statistici, che può eventualmente rientrare nelle analisi statistico-matematiche effettuate dagli istituti per decidere se erogare o meno il prestito. In questi casi, non vi è alcun rapporto tra contratto di credito e contratto di compravendita, né vi è un rapporto di collaborazione tra venditore e finanziatore, ma fornendo queste informazioni è possibile ottenere dei tassi più vantaggiosi dall’istituto erogante.

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